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Sapete qual è il modo più semplice di affrontare un problema che ci toglie il sonno, ci angoscia e ci mette pressioni? Negarlo

Lo struzzo, il più grande tra i pennuti viventi si trova principalmente in Africa, venne poi introdotto in Australia dall’uomo e ultimamente è presente anche in Italia. Con l’approssimarsi di una minaccia, gli struzzi si accucciano per terra, si appiattiscono sul terreno collo e testa. Questa posizione poco comoda, molto buffa e che porge inevitabilmente il deretano dell’animale al predatore, invita a semplici quesiti Dolittliani come ad esempio: perché lo struzzo, che è un fenomenale corridore, non scappa e invece rimane fermo porgendo un semplice e succulento pasto al predatore?

La risposta potrebbe apparite di difficile intuizione ma la si può ricercare osservando l’animale in questione: un grosso, imbelle, volatile che non sa volare, tipica la sua espressione un po’ tonta enfatizzata dal grande becco a papera, mangia qualunque cosa abbia davanti, sassi compresi, pauroso di natura e tra gli animali con minor intelligenza.

In sostanza lo struzzo vive di emotività. La paura lo manda nel panico e quindi non usa le sue doti ma preferisce far finta di non esistere (NdR. Chi durante una interrogazione di matematica al liceo non ha cercato di nascondersi dietro una penna almeno una volta?).

Ed è proprio grazie a questo goffo pennuto che sono riuscito a comprendere chi, in questo periodo di follia ed insensatezza dilagante, parla di medicina senza essere laureato in questa disciplina, chi parla di presunti danni derivanti da un vaccino ed accetta i sicuri danni che lascia a livello polmonare il Covid, chi parla di libertà distruggendo quella altrui, chi parla di sistema immunitario non considerando che 1 solo giorno in terapia intensiva costa a tutti noi dai 5 ai 10.000 euro per malato (un malato di covid in ospedale costa 70.000 euro in media per degenza), chi se ne frega dei malati di tumore, o di chi aspetta un intervento vitale, di chi deve essere curato a causa della mancanza di posti in ospedale ormai tutti occupati da malati di covid ed infine chi, nascondendosi dietro una finta democrazia, pubblicizza una anarchia assoluta fatta di pressappochismo, mancanza di cultura e social a condimento finale.

Ho capito che dopo un anno di lockdown duro e uno ulteriore di limitazioni le persone fragili sono state frantumate emotivamente, ecco il motivo per il quale tutti questi struzzi hanno invaso la nostra società.

Sapete qual è il modo più semplice di affrontare un problema che ci toglie il sonno, ci angoscia e ci mette pressioni? NEGARLO.
Se una persona rifiuta dentro di se un problema, psicologicamente non lo deve affrontare e questo la aiuta a vivere serena nel suo piccolo mondo fatto di delicatissime certezze.

La benda che si può utilizzare per coprirsi gli occhi è fatta del materiale becero e di scarto che ognuno di noi trova in quel momento; nascono così complottisti, missionari della libertà, avvocati trasformisti, medici inventati, teorici della fandonia, militanti dell’ovvietà, attivisti dell’acronimo…uniti tutti da quella benda che porta, col tempo ed inevitabilmente, alla psicosi più vecchia del mondo: non sapere chi veramente si è. Perché solo affrontando la vita si ha modo di viverla.

Già, perché è questo il problema dello struzzo, lui vorrebbe assomigliare ad una pietra o ad un grosso cespuglio quando infila la testa sotto la sabbia, perde cioè la sua identità di fenomenale corridore e di potente calciatore perché la paura non lo fa ragionare, è talmente bloccato dal timore di essere mangiato che non combatte, si pietrifica e porge la parte più vulnerabile di se al leone.

Come un animale così sciocco possa ancora sopravvivere in natura non è un mistero; lo struzzo vive in branchi e ha una forte capacità riproduttiva. Insomma, lo struzzo è una sorta di pasto caldo preconfezionato per leoni, iene, ghepardi, è il “lovin’it” della savana.

Ma noi siamo esseri umani, alcuni più struzzi di altri, e purtroppo la società, ormai mediocre e incolta nella sua maggioranza, per auto sostenersi predilige i più struzzi a discapito di chi nella vita i problemi li affronta con cultura ed analisi.

Lo Struzzo, perché un sostantivo cosi pregno di assonanze deve per obbligo essere scritto con la maiuscola.


Lorenzo dott. Antonelli 

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