CBAM – Consulenza e Dichiarazione
L’azienda Antonelli srl effettua attività di consulenza in materia CBAM ed espleta la funzione di dichiarante CBAM.

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Cos’è il CBAM, la Carbon Border Adjustment Mechanism
Il CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) è un meccanismo proposto dall’Unione Europea per affrontare le emissioni di carbonio e garantire una concorrenza leale tra le industrie europee e quelle di paesi terzi.
Ecco alcuni punti chiave:
Obiettivi del CBAM
Il “Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere”, previsto dal Regolamento (UE) 2023/956, introduce una nuova entrata fiscale destinata al bilancio dell’Unione europea.
Il nuovo tributo ambientale è finalizzato a garantire che gli sforzi di riduzione delle emissioni di gas serra in ambito UE non siano contrastati da un contestuale aumento delle emissioni al di fuori dei suoi confini per le merci prodotte nei Paesi extra UE che vengono importate nell’Unione europea.
Insieme ad altre proposte, il CBAM ha l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il meccanismo CBAM comporta l’applicazione di un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie, paragonabile a quello sostenuto dai produttori unionali nell’ambito del vigente sistema di scambio delle quote di emissione (EU ETS).
Le sei categorie coinvolte dal CBAM
Le categorie di beni coinvolte sono al momento sei: alluminio, cemento, energia elettrica, ferro e acciaio, fertilizzanti, idrogeno.
I beni soggetti a normativa CBAM sono solo quelli importati da paesi extra UE.
Categorie escluse dal CBAM
Esistono esclusioni per beni importati da paesi specifici, per merci di valore trascurabile (150 euro) o per le merci trasportate/utilizzate in ambito militare.
Le fasi del CBAM
la fase transitoria
La fase “transitoria” (1° ottobre 2023 – 31 dicembre 2025), durante la quale il tributo non sarà applicato alle merci importate, ma saranno solo acquisite informazioni sulle quantità dei prodotti in entrata soggetti al CBAM, compresa la valutazione delle emissioni incorporate. In tale fase inizierà l’attività di autorizzazione dei soggetti obbligati da parte delle autorità competenti nazionali (in Italia ha sede presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). Le dichiarazioni CBAM saranno da consegnare trimestralmente.
la fase definitiva
La fase “definitiva” (dal 1° gennaio 2026), quando il meccanismo entrerà in funzione in maniera completa. In questa fase, i soggetti autorizzati dovranno effettuare le medesime dichiarazioni (ma con cadenza annuale) e restituire un numero di certificati rappresentativi delle emissioni di CO2 (certificati CBAM) corrispondente a quanto dichiarato. I certificati saranno acquistati annualmente e il prezzo sarà calcolato in base al prezzo medio delle quote EU ETS espresso in €/tonnellata.